gennaio 2024
Leonardo Volpi
Il senso dei fratelli Campana
I fratelli Campana hanno il senso… coscienza, intuizione, sensibilità e sentimento. Se chiudo gli occhi sono lì: 1996, giornata primaverile, porzione appartata della allora area produttiva di Edra, sotto un palco con una luce sufficiente. Partecipo a un incontro con due flessuosi giovanotti che tutto hanno meno che la presenza ufficiale da architetti: sorridenti di un’allegria composta e disinvolta. Sono curioso, ma inizialmente diffidente. Noto che quando ascoltano piegano leggermente la testa e annuiscono, a dimostrare interesse. Con tutti. Il tema è veramente atipico: mettere su una poltrona con 400 metri di corda, evitando gli ostacoli, cioè i montanti della struttura metallica. “Siete dei folli!”, diceva entusiasta Massimo Morozzi, l’allora direttore artistico di Edra. Un video tutorial, girato in Super 8 e preparato appositamente dai fratelli Campana, fa da guida all’ardita combriccola impegnata nell’impresa. Ma la lunghezza eccessiva del filmato ci porta a tralasciarne la visione a favore di un procedimento messo a punto lì per lì. Saluti e ringraziamenti a tutti, passanti compresi. Dopo pochi mesi di cattività, la poltrona Vermelha di Fernando e Humberto Campana raggiunge la maturità in senso produttivo o meglio ri-produttivo. I ricordi si accavallano, chiari, deboli o interpretati, perché in quegli anni ci sono i primi grandi approcci radicali. La sfida e l’esperimento erano quasi d’obbligo. Questo è il racconto del mio primo contatto con i fratelli Campana. Io ero un po’ remissivo e timidamente propositivo, perché i veri interlocutori erano Valerio Mazzei e Massimo Morozzi. Da lì a poco, i fratelli Campana conquistarono tutti – compresi coloro che lavoravano più in disparte – perché avevano, e non hanno mai perso, il piacere di girarsi intorno e ringraziare.
I fratelli Campana conquistarono tutti perché avevano, e non hanno mai perso, il piacere di girarsi intorno e ringraziare.
Contrariamente a quanto si possa immaginare, le presenze di Humberto e Fernando in azienda non sono mai state dettate da appuntamenti di natura commerciale o scandite dai tempi dei prototipi. Di solito, approfittavano di qualche incontro ufficialmente eletto in Italia o in Europa per passare a salutarci. Incontri informali, organizzati appena. Anche perché, tendenzialmente abitudinari, Humberto e Fernando scandivano la disponibilità del loro tempo in base a consuetudini che facevano parte del loro quotidiano. Niente di che. Ad esempio, brevi momenti dedicati al riposo erano per loro graditi, quasi necessari. Ricordo di aver messo a loro disposizione lo spazio prototipi come improvvisata cameretta, di silenzio e luce fioca dorata. E che nessuno entri! Non male come maggiordomo… Devo ammettere che con i progetti dei fratelli Campana il peso della responsabilità è sempre stato, per me, meno ingombrante. Questo per l’elasticità dei loro suggerimenti, mai definitivamente espressi ma, al contrario, adattabili nelle varie fasi di trasformazione del progetto. Il grande lavoro dei fratelli Campana sta nell’essere garanti di una coerenza progettuale che affonda le radici direttamente in tradizioni e consuetudini brasiliane, in elementarità mature, molta curiosità e coscienza dell’ambiente. I fratelli Campana hanno il senso… insomma. Adesso che Fernando non c’è più è come se fossero ancora in due: Fernando + Humberto. E se, come usava dire Massimo Morozzi, sono il terzo fratello Campana (e come non esserne fiero!), spero proprio di poter continuare questa parentela applicata.
Leonardo Volpi Nato nel 1961, dopo gli studi artistici, apre un proprio studio di design e progettazione. Inizia varie collaborazioni per seguire il progetto di prodotti, la realizzazione dei prototipi, i servizi fotografici e gli allestimenti fieristici. Esperienze importanti dove cresce professionalmente con un approccio realistico al progetto che lo ha portato a ricoprire da diversi anni in Edra il ruolo di Responsabile Sviluppo Progetti e Prototipi.
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