Standway, Ines e Cicladi. Tre chaise longue del divano con piede Pepita e rivestimento Pure Gold della collezione Minerals, insieme alla lampada dorata e ai tavoli di alabastro, arredano il prezioso Salone delle Allegorie.
ottobre 2024
Ambasciata d’Italia a Parigi
Ori, arazzi, specchi, marmi. Si respirano i fasti e gli splendori della storia sullo Scalone d’Onore, nelle sale e nei saloni del settecentesco Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville di Parigi, dal 1937 sede dell’Ambasciata d’Italia in Francia. Qui, in questo ambiente prestigioso e carico di memoria, il 16 maggio 2024, alla presenza dell’Ambasciatrice Emanuela D’Alessandro e in occasione di una delle giornate dedicate all’Italian Design Day, Edra ha presentato la sua collezione confermando l’impegno nel farsi portavoce di quei valori di bellezza ed eleganza senza tempo che sono alla base della cultura italiana. Con Edra l’eccellenza e la qualità del design contemporaneo entrano infatti in un luogo senza tempo, che incarna il lato più nobile della tradizione architettonica parigina: l’accostamento fra antico e moderno produce un effetto di profonda suggestione. “Benché inseriti in un Palazzo del 1700 – ha dichiarato l’Ambasciatrice D’Alessandro – sembra che questi oggetti siano sempre stati qui”. In effetti, ovunque volga lo sguardo, il visitatore non può che essere stupito dalla naturalezza con cui la collezione dell’azienda entra in armonia con il Palazzo che li ospita.
Nel grande Salone del Mappamondo, il divano Tatlin di Roberto Semprini e Mario Cananzi, con la sua struttura spiraliforme e rivestito in pelle dorata, è appoggiato su un tappeto disegnato dal direttore creativo della Maison Schiaparelli, Daniel Roseberry, di un intenso colore blu con pennellate bianche e dorate, una delle quali ha a sua volta un motivo a spirale. Gli oggetti entrano in relazione l’uno con l’altro attraverso analogie formali, echi, rime, omaggi, citazioni. Nel Salone dei Quattro Continenti, sotto il grande lampadario, in posizione baricentrica, brilla il tris dei tavolini Diamante. Ogni stanza è una nuova meraviglia: nel Salone Cinese, sotto un pannello dai toni crema e giallini, risplende la madia Scrigno dei fratelli Campana, mentre nel Salone delle Allegorie, fra le pareti rivestite di boiserie dorate, in un’atmosfera di elegante raffinatezza impreziosita da una nicchia trasparente che crea l’illusione ottica di un falso specchio, sono collocate le lampade dorate Ines e i tavolini Cicladi in un perfetto rapporto di integrazione delle parti con il tutto. Fuori, sul terrazzo che si affaccia sul giardino, la Collezione A’Mare di Jacopo Foggini, inondata dalla luce e dal sole, vibra come un organismo vivente e si offre alla percezione con un effetto di acqua solida.
La scelta di integrare armoniosamente le opere contemporanee con il contesto storico si inserisce in un progetto più ampio che mira a rivitalizzare la sede dell’Ambasciata d’Italia a Parigi, dandole nuova energia e creando una stratificazione di valori e di memorie, di arte e di bellezza. In un Palazzo istituzionale che ha funzioni di rappresentanza, è straordinario raccogliere la sfida di valorizzare la storia e la memoria, contaminandole e ibridandole per creare cortocircuiti con il presente. Dietro questa scelta c’è un’operazione culturale precisa: non si tratta soltanto di “arredare” alcune stanze del Palazzo, ma di riaffermare la forza della cultura italiana che è più viva che mai, e di raccontare al mondo il perdurare del fecondo legame tra industria manifatturiera, alta tecnologia e artigianato di qualità.
Il Made in Italy è da sempre rinomato per il suo carattere distintivo, la sua eleganza senza tempo e la sua attenzione ai dettagli. A livello globale, il design italiano è percepito come un simbolo di eccellenza e autenticità, in grado di trasmettere non solo la bellezza, ma anche l’innovazione, la tradizione, la qualità e la sostenibilità. L’azienda Edra porta avanti un progetto culturale profondo: condividendo la bellezza attraverso diverse forme d’arte, vuole far conoscere l’altissima qualità delle sue collezioni e il valore complesso e articolato del progetto. Al contempo, vuol far vivere esperienze capaci di coinvolgere i sensi, l’emotività e il pensiero razionale in un percorso che ambisce ad abbracciare diversi contesti e luoghi.
Infine, nel Teatro siciliano, trasferito da Palermo nel Palazzo parigino all’inizio del XX secolo, di fronte a un pubblico di giornalisti e rappresentanti delle istituzioni, Edra ha comunicato che alcuni pezzi della sua collezione abiteranno la sede dell’Ambasciata; ha annunciato il suo coinvolgimento nel progetto di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024 e ha presentato il volume Edra Amendola, edito da Treccani, in cui il prestigioso fotografo Aurelio Amendola, amico di alcuni dei più grandi artisti del ’900, da Burri a Marino Marini, da Warhol a De Chirico, ha immortalato i pezzi della collezione dell’azienda in un bianco e nero di smagliante bellezza, con la stessa sensibilità con la quale ha fotografato le celebri sculture di Michelangelo, Canova e Bernini.
Nello straordinario contesto dell’Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville, l'Ambasciata ha come vocazione di essere il polo di una comunità internazionale ed è importante che anche attraverso un progetto come questo si possa raccontare al mondo che siamo un Paese che non vive solo sulle vestigia del passato, ma che continua a essere un motore fecondo di cultura e di produzioni di eccellenza. Le ambasciate non sono solo luoghi di rappresentanza diplomatica ma veri e propri centri di promozione culturale e di dialogo internazionale. Attraverso iniziative come questa, si rafforza il ruolo delle ambasciate come ponti tra le nazioni, promuovendo un’immagine dinamica e innovativa dell'Italia e favorendo la cooperazione culturale e artistica a livello globale.
Silvana Annicchiarico Architetto, vive a Milano, svolge attività di ricerca, di critica e di didattica. È consulente per enti pubblici e aziende. Attraverso progetti espositivi ed editoriali si occupa di temi contemporanei, dell’opera di grandi maestri e di nuovi protagonisti del design. Dal 2007 al 2018 è stata Direttore del Triennale Design Museum della Triennale di Milano. |